AGRETTO
L’arrivo delle belle giornate rappresenta un momento perfetto per gustare ricette ricche di frutta e verdura, come i gustosi agretti.
Conosciuti anche come “barbe di frate”, gli agretti sono piante di piccole dimensioni tipiche della stagione primaverile. Dell’arbusto si è soliti utilizzare in cucina unicamente i germogli e i rami più sottili e teneri.
Gli agretti sono una verdura molto apprezzata nella cucina mediterranea. Godono di buona popolarità sia per il gusto acidulo che per gli elementi benefici, in primis vitamine e sali minerali.
Le proprietà benefiche dell’agretto
Riconosciuti dai biologi nutrizionisti come un alimento light, le proprietà benefiche principali dell’agretto riguardano la presenza di bicarbonato di sodio e antiossidanti. Da un punto di vista di minerali, gli agretti sono ricchi di calcio, magnesio e potassio, mentre l’apporto vitaminico è assicurato dalla presenza di vitamina A, B (soprattutto B3) e C.
Nella medicina popolare di inizio anni ‘90, l’agretto veniva impiegato sotto forma di infusi come rimedio per le coliche renali.
Grazie all’apporto di fibre, cibarsi di agretti fa bene anche all’intestino. Favoriscono la funzionalità intestinale e, grazie all’assenza di glutine, sono un cibo adatto anche ai celiaci e a coloro che mostrano intolleranze a questo componente.
L’agretto con i frutti di mare
Oggi proponiamo un abbinamento interessante, che unisce il sapore acidulo dell’agretto ai Frutti di Mare Arbi.
Dopo aver preparato gli ingredienti essenziali per una spaghettata, aggiungiamo alla pasta i frutti di mare cotti in padella, con l’aggiunta degli agretti e di una grattata di bottarga.
Mi raccomando però: gli agretti sono una verdura che resiste poco tempo in frigo. Si consiglia, quindi, di consumarli freschi per goderne appieno il sapore.
Abbinamento vino:
Il nostro abbinamento? Derthona di Walter Massa.
Un bianco da uve Timorasso, prezioso e visionario. Un vino che racchiude in bottiglia il territorio da cui proviene e la lungimiranza del suo produttore.
Di un paglierino appena marcato, si apre al naso con i più tipici fiori bianchi come l'acacia, ricordi di mentuccia e scorza di agrumi. Il gusto è fresco, con una importante componente sapida, quasi salata.
Un vino perfetto per bilanciare la dolcezza dei frutti di mare, la nota vegetale portata dall'agretto e la forte aromaticità della bottarga.
Dal 1978 Walter Massa ha creduto in questo vitigno - allora quasi sconosciuto - e dopo anni di lavoro in cantina ma soprattutto in vigna sono stati raggiunti livelli qualitativi probabilmente neppure immaginati agli esordi.
Un grande vino biologico dei colli tortonesi, cosa chiedere di più?